La nostra produzione vinicola è il risultato dell’applicazione di principi agricoli molto semplici: utilizzo di sovesci invernali e preparati organici per vivificare la terra e impiego di solo rame e zolfo distribuiti in basse quantità, come difesa sanitaria. Lo scopo di tali pratiche è quello di aiutare la maturazione ottimale del grappolo consentendo di vinificare le uve in assenza di correttivi e prodotti enologici.
La gestione agronomica è differenziata per ogni singolo vigneto tenendo conto delle caratteristiche del terreno e del varietale coltivato.
La vendemmia avviene tra settembre e ottobre, l’uva viene raccolta manualmente in cassette nelle primissime ore della giornata e trasformate immediatamente dopo il conferimento in cantina.
La fermentazione avviene in maniera spontanea con l’utilizzo del piè de cuve.
Nel contesto agricolo e orografico in cui operiamo – a 400 metri sul livello del mare con venti che sferzano anche in estate – il Primitivo e gli altri varietali autoctoni si vestono di un corredo aromatico e una freschezza unici. Il terroir dona finezza e fragranza, la trasformazione ne rispetta e ne interpreta le caratteristiche dell’annata favorendo bouquet ampi e complessi. Il tempo lascia che il vino evolva e si manifesti nella sua completezza.
Tutti i vini utilizzano il tappo a vite con lo scopo di limitare l’ossidazione, ridurre i solfiti aggiunti prima dell’imbottigliamento ed eliminare definitivamente tutte le problematiche legate all’uso dei tappi di sughero.
I vini sono organizzati in tre famiglie, ognuna con una propria identità: le Contrade, i Solisti e i Cru.